BUONGIORNO FOREX DEL 19.05.2022

Aumenta la paura sui mercati finanziari, la sequenza di ribassi su tutti i listini mondiali non si arresta portandoci nuovamente sui minimi di periodo, rispondono le valute rifugio come lo yen e il franco svizzero che trovano spazio nei portafogli degli investitori che cercano porti sicuri.

Ieri ancora il Nasdaq all’attacco dei meinimi di 11700 pnt, con ribassi oltre il 2%, cosi come gli industriali che si portano a a31170pnt e per finire non meglio l’S&Pche tocca i minimi di 3856 pnt.

Futuro che sembra segnato anche per l’azionario europea, che fino ad oggi ha goduto di maggiore tonicità solamente grazie alla politica meno hawkish della BCE, che si prepara tuttavia ai rialzi tassi a partire dal prossimo Luglio, mettendo in forte dubbio come le economie di paesi più fragili e altamente indebitati, come l’Italia possano rispondere all’impatto di politiche aggressive.

Prospettive difficili dunque anche per l’azionario europeo con il dax alle prese con i 13700 pnt, e che vede potenzialità di ribassi fino ai minimi di 13350 prima e 12450 poi.

Gran spolvero per le valute cosiddette rifugio come lo yen giapponese, che dai minimi di periodo sembra trovare finalmente un valido motivo per degli acquisti da parte degli investitori, che tendono ad indebitarsi in yen nelle fasi di risk off, per accedere ad asset maggiormente rischiosi, per poi liquidarli nelle fasi di risk off e andare a ricoprire gli yen.

Pertanto grande spazio alla valuta nipponica e al franco svizzero, con usdchf che va sotto quota 0.98 aprendo la strada a potenziali ribassi, cosi come usdjpy, dove la forza del dollaro sembra momentaneamente arrestarsi, per dare fiato ad uno yen sotto pressione da inizio 2022, il che potrebbe aprire la strada ad approdi fino 127 figura prima e 125-124.75 poi.

Mentre l’intero mondo legato al dollaro americano resta sostanzialmente fermo sui massimi di periodo in quello che sembra essere una fase di consolidamento, lo yen e il franco svizzero possono godere di un rinnovato vigore.

La prospettiva di un rallentamento economico globale, pilotata dalle banche centrali mondiali punta ad un rientro dei prezzi dell’energia, che ha causato l’attuale picco inflazionistico mondiale, il che ci porta a dubitare di quanto gli attuali prezzi di ngas , attualmente oltre gli 8$ e del wti, oltre i 113$ possano perdurare nel tempo, e vediamo pertanto in questi livelli un’opportunità per posizionarci a favore di un rientro dell’inflazione globale e un calo degli asset energetici.

I primi accenni di panic selling, con il rialzo di valute come lo yen hanno portato ad immediate vendite da parte dei retail, che seppur esposti al 73% long sullo yen giapponese, hanno gia ridotto la loro posizione di un 2% rispetto a ieri, pronti quindi ad uscire da posizioni forse vantaggiose, ma che a causa di un timing non troppo corretto, ha portato i nostri colleghi ad avere prezzi medi di carico un po troppo lontani per poter beneficiare di una ripresa di questi asset.

Anche il franco svizzero inizia a vedere traders retail che si posizionano short al 55% segno che la spinta rialzista di queste valute sta attirando il consueto modus operandi di mean revertig , segnale per noi di potenziale prosecuzione del trend rialzista.

Attesa per oggi alle ore 13.30 la BCE con le minute , dalle quali speriamo di avere maggior informazioni sul quando e come avverrà il primo eventuale rialzo tassi , il che potrebbe dare nuova linfa alla moneta uica che ancora ristagna sui minimi di periodo e che attende valide motivazioni per ritrovare slancio rialzista.

Buona giornata e buon trading

Salvatore Bilotta